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Sono la mamma di Marco, un bambino di tre anni, affetto da Sindrome di Down e con una grave ipotonia, un grave ritardo psicomotorio (non deambula), un grave ritardo del linguaggio, con grossi problemi di deglutizione (il bambino si alimenta quasi esclusivamente con l’utilizzo del biberon) e con un problema congenito al cuore (ha subito già una operazione): per tutto ciò, certificato ai sensi della L. 104/92 art.3 comma 3, al mio bambino è stato riconosciuto lo status di minore affetto da disabilità grave.

Iscritto in una scuola di Mascalucia, per i primi 19 giorni di attività didattica viene seguito da un’insegnante di ruolo scelta dal Ministero proprio per la sezione di mio figlio. Poi, giorni fa, all’improvviso, questa insegnante viene sostituita con un’altra non di ruolo e non specializzata nel Sostegno, soltanto perché un altro bambino disabile aveva minacciato di fare denuncia e aggiungo giustamente, perché non aveva l’insegnante di sostegno che gli spettava di diritto.

Sono delusa e amareggiata per la scelta di un dirigente di togliere il Sostegno a mio figlio per darlo a un altro bambino. Mio figlio con quell’insegnante di ruolo aveva fatto passi da gigante: e ora? Preferisco tenere a casa il bimbo visto che la sua insegnante comunque è nell’aula accanto e vedendola o magari sentendola potrebbe avere traumi non indifferenti. Oltre a non avere un sostegno adeguato.

Aggiungo soltanto che mio figlio in questa scuola è l’unico che non deambula ed è molto grave.

Lucia Damino